mercoledì 8 giugno 2011

Verso la Transat

Cari amici,

la partenza per la Transat - traversata atlantica in solitaria su Mini650 - si avvicina.
Tra un mese mi trasferisco in Bretagna con la mia barca -Penelope - per le ultime settimane di regate e preparazione. Questo blog nasce su suggerimento di due amiche per cercare di completare il finanziamento del progetto attraverso le donazioni di tutti... una sorta di "sponsorizzazione dal basso".

Mi piacerebbe portare tutti i sostenitori con me in Brasile...
Ogni sponsor ha diritto al proprio spazio sulla barca, quindi, chiunque voglia fare una donazione, potrebbe mandare una mail all'indirizzo

minipenelope@gmail.it

Mandatemi le vostre firme, piccole frasi, disegni... tutto ciò che volete far arrivare in Brasile via mare.
Grazie Barbara e Sara, che mi date nuove idee per portare avanti questo progetto, anche se a piccolissimi passi.
Grazie a tutti!

CUORI ALTI

2 commenti:

  1. ok, io la mia gocciolina l'ho messa e ora inizio il tam tam! susi, devi mettere una barretta o qualcosa che dica quanto hai raccolto o quanto stai raccogliendo... per galvanizzarci tutti! Ce la fai sicuro, e ce la fai nel modo migliore, piu pulito e piu amato possibile!!! In culo ai tritoni!!

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  2. Parti tra mezz'ora per l'altra parte del viaggio. ti ho detto delle cose stanotte mentre dormivo in macchina incastrata tra la spalla e la testa di Beppe Pino (l'ennesimo amico che ti devo) e la luna era pazzesca mentre rientravamo da Torino dove eravamo andati solo perchè potevamo farlo.
    Ti ho conosciuta poco più di un anno fa e se penso a tutte le persone che amo e che sono legate a te mi gira la testa. è stato un anno strano, incazzoso. ho battuto più volte i piedi, capricciosa come non mai, e l'ho visto fare anche a te. sei caduta, poi ti sei rimessa in piedi da sola. ti sei emozionata e hai avuto paura. ti ho visto fare delle cose pazzesche, Susy. davvero. pazzesche. e ci sei sempre stata. a tirarmi le orecchie quando mi vedevi barcollare, ad offrirmi un po' di sale marino quando mi sentivo morire. ho cercato di esserci, anche se c'è stato un punto in cui sembrava vivessimo da secoli perchè eravamo tanto - troppo - stanche (una notte di pioggia a Genova ho tremato dalla paura pensando per la prima volta da quando ti conosco che potessi non farcela a partire)con tutti gli altri a La Rochelle e tu allo Yacht Club Italiano a fare carena con me (che non sono neanche tanto capace). Oggi sei la prima degli italiani della Mini Transat e sei anche la prima donna in classifica. e a me viene quasi da piangere dalla felicità, come quando ci siamo sentite l'11 agosto e tu eri in mare e stavi andando a La Rochelle e, finalmente, ce l'avevi lì il tuo sogno. ed era incredibile...non riuscivo proprio a smetterla di piangere, anche se mi sentivo scema ed infantile, l'emozione era troppa. non riuscivo a gestirla.
    tu sai che ti sostengo perchè fai parte del mio essere, perchè mi capisci in un modo in cui pochissimi riescono a fare, perchè vorrei essere un po' come te, un po' no, perchè sei imperfetta e determinata e passionale e riempi lo spazio intorno con la tua persona. perchè sei timida e riservata e quando ti salto al collo con le mie duecentomila parole ti imbarazzi sempre un po'. perchè sei bella e sei una grande navigatrice. perchè sfido un'altra persona a fare quello che hai fatto per arrivare dove sei. per guardi il mare. e vai oltre di lui. ti stimo, ti aspetto. il mare ci chiama. la vela ci salverà.
    CUORI ALTI (sempre e comunque)

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